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venerdì 9 ottobre 2015
Falling Snow
Canzone degli Agalloch tratta dall'album Ashes Against The Grain pubblicato nel 2006.
The Northern Emisphere
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domenica 4 ottobre 2015
INTERVISTA: Deaf Autumn
Sono felice di annunciarvi che i Deaf Autumn hanno accettato di rilasciare un'intervista esclusiva per questo blog. A breve pubblicherò un post dedicato alla loro musica perché sono una band che non può non essere approfondita! Ringrazio ancora profondamente la band per questa opportunità.
Intanto, eccovi l'intervista.
1. La prima cosa che salta all'occhio del vostro trio è che non c'è un vero e proprio frontman. perché?
1. Sinceramente non ci siamo mai posti questa domanda, ma il motivo è semplice, siamo tre personalità ben distinte ma complementari e tutte determinate a fare le cose fatte bene, quindi in questi casi non si sente la necessità di un frontman perché la band arriva tutta insieme in un unico blocco Emoticon wink
2. Perché avete scelto di chiamarvi "Deaf Autumn"?
2. Beh "Autumn" perché siamo nati in quella stagione e volevamo omaggiarla in qualche modo. "Deaf" perché personalmente mi piacciono le figure retoriche, in questo caso un ossimoro rispetto alla musica, che ha come senso principale l'udito quindi ho messo "sordo" come contrapposizione. E poi ci suona bene!
3. "What Was To Be Known' non ha una title track eppure il brano "Get Inside Of Me" contiene il titolo dell'album. Di cosa parla questa canzone?
3. Abbiamo scelto una frase del brano Get Inside Of Me perchè questa canzone è il nostro brano più rappresentativo ed è stato usato per girare il primo video ufficiale, quindi il nostro biglietto da visita nel mondo. Il brano in se parla in maniera superficiale di una storia tra persone che nel mondo reale stavano insieme ma nel profondo non si erano mai "entrati dentro", parlando ovviamente di anima e sentimento. Ma il testo è più che altro un concetto più profondo spiegato in termini più "pop",poichè espresso nella forma che arriva più velocemente ovvero la questione sentimentale, umana. Ma l'obiettivo era quello di dare un messaggio ben preciso all'ascoltatore, ovvero quello di non fermarsi mai all'apparenza, alla sufficienza, all'involucro, alla crosta delle cose....ma di avere e sentire la necessità di andare a fondo,di cogliere ogni cosa nella sua essenza e non solo a come si mostra. Ecco perchè la frase "Forget what was to be known", ovvero "dimentica ciò che si doveva conoscere"... e l'appello è di andare oltre, rompere i limiti e sporgersi oltre confini. Che siano umani, conoscitivi, naturali, politici, artistici... questo poco importa.
4. Quali sono le vostre band di riferimento?
4. Ovviamente essendo tre persone diverse, con esperienze diverse e di diversa età, non abbiamo una sola band di riferimento. Ascoltiamo di tutto ma non cerchiamo di seguire cose già fatte. Nonostante si possano trovare tante analogie con numerose band, non pensiamo di somigliare particolarmente solo ad una o due di esse. Questo lo dimostra anche il fatto che le svariate recensioni ricevute, sia da webzine italiane che straniere, ci hanno sempre accostato a bands mai simili tra loro. Questo lo riteniamo un elemento positivo perché significa che l'analogia l'abbiamo con chi ascolta e non con chi ha suonato prima di noi. Ovvero,la persona che ci ascolta trova l'analogia con un suo gruppo di riferimento o tra i suoi ascolti, ma questa cosa cambia sempre, da persona a persona. Per dirtene qualcuno, sono state nominate bands come Papa Roach, Saosin, Atreyu, From First to Last, Alexisonfire, A Day To Remember, Eighteen Visions... come vedi bands abbastanza differenti fra loro.
5. Qual e' la canzone di "What Was To Be Known" di cui vi sentite più fieri e perché?
5. Beh diciamo che fondamentalmente ci sentiamo fieri di tutto l'album, ne siamo altamente soddisfatti, ma se dovessimo scegliere una canzone che ha sorpreso anche noi per il risultato ottenuto e per il gradimento suscitato negli ascoltatori, quella è sicuramente THIS SKIN. Un brano che ci manda veramente in fibrillazione suonarlo dal vivo!
6. La cosa piu' strana e/o divertente che vi sia mai capitata in concerto.
6. Beh finora tante cose, ma la più bella rimane quella del primo concerto in assoluto. Siamo saliti sul palco che io praticamente non conoscevo ancora (Ciccarelli, batteria) poiché avevamo fatto solo una prova e in acustico addirittura... poi al primo brano la deflagrazione!!! E' stato tremendamente emozionante suonare con il massimo della carica con persone che conoscevo appena, ma la sinergia tra di noi è stata palese già dai primi accordi!
7. Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro prossimo album?
7. Vedi, il nostro primo album è stato praticamente uno sfogo che ci portavamo dietro da anni. Le canzoni sono state scritte in pochissimo tempo, ma in effetti non abbiamo mai smesso di buttare giù cose nuove anche durante le registrazioni del primo album. Certo ormai abbiamo una nostra identità, ma non disdegniamo evoluzioni e non ci faremo problemi ad osare negli arrangiamenti. Speriamo di raggiungere lo stesso livello di interesse che ha ottenuto "What Was To Be Known", ma in ogni caso siamo sereni perché non abbiamo vincoli di alcun genere e quello che facciamo lo facciamo per noi in primis,ci divertiamo e siamo sempre soddisfatti. Emoticon wink
Grazie infinite per averci dedicato del tempo e dello spazio.
Deaf Autumn
*Fine dell'intervista. Link sui Deaf Autumn:
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